Tesina di Bo Matteo

Saggio Breve

 

Carta e Media: i libri tra il passato e il futuro

  

Oggi viviamo in una società che è circondata dai media e dalla tecnologia. Molti di noi, me compreso, non trovano il tempo o l’impulso per leggere.

Nell’ultimo periodo, forse a causa del frenetico ritmo della mia vita e per la preferenza a rilassarmi in altri modi, dopo magari aver studiato tutto il giorno, mi sono reso conto che non “ritaglio” più il tempo necessario per la lettura. Come me, molti giovani e adulti hanno, con una tendenza esponenziale, perso il gusto di passare il tempo libero, o addormentarsi, dopo aver letto un libro.

La lettura può essere indirizzata anche verso testi non impegnativi ma l’idea di leggere è spesso colta come un obbligo oppure un peso.

La crisi della lettura è dovuta a parer mio non solo a questi motivi ma soprattutto all’inserimento di nuovi interessi e modi di “vivere” il tempo libero. La tecnologia ha portato nelle nostre case prima la radio, poi la televisione ed infine internet.

Il progredire di questi mass-media ha portato ad un rapido declino di un’arte che, dall’invenzione della stampa di Gutenberg, ha invaso il mondo laico. Nella storia dell’umanità, la scrittura, e quindi la lettura, è stata veicolo di mantenimento della cultura e della tradizione (ad esempio nel periodo barbarico e nel medioevo), strumento di lotta all’analfabetizzazione, base della storia moderna, espressione delle capacità umane, “laboratorio” delle lingue moderne (come Dante e i padri della lingua italiana) e molto altro.

Oggi, questi obiettivi non sono più rilevanti e i nuovi mass-media sono più efficienti nell’adempiere ad alcune di queste funzioni. Ci rendiamo conto che in realtà essi non sono validi come sembrano. Certo, internet può aggiornarci sugli avvenimenti che accadono in tutto il mondo, e quasi in tempo reale, ma un libro stampato è praticamente una fonte certa, mentre quello che “fluttua” in rete va preso con la giusta diffidenza e verificato. Dietro ad un libro vi è un gran lavoro e prima della pubblicazione una dura selezione mentre nel web può circolare sia materiale privo di fondatezza che fuorviante e strumentalizzato.

Ognuno di noi deve saper trova il punto d’incontro tra i media e i canoni classici dell’informazione. Bisogna saper cogliere i vantaggi di entrambi per poterli sfruttare attivamente. Affidandosi troppo ai media possiamo rischiare di “cadere” in apatia ossia rischiare di essere fuorviati, perdere il senso critico e non saper dunque più “fermare il mondo” e riflettere. D’altro canto, limitarsi alla sola lettura è rischioso per la nostra vita lavorativa e sociale – siamo circondati ormai dalla tecnologia ovunque – ed è una limitazione dei vantaggi offerti dai nuovi media.

L’ideale è trovare un punto di incontro tra la tecnologia e il passato. Il libro, ad esempio, secondo la mia modesta opinione, deve essere accompagnato da un audiolibro e da elementi multimediali che ne migliorino l’appeal per i madrelingua digitali, ossia i giovani del nuovo millennio. Questo vuol anche dire una presentazione dinamica, l’utilizzo di un sito web accattivante ma soprattutto la voglia di dare una svolta al declino sia da parte dei fruitori, noi, che degli editori e degli autori.

Un buon metodo potrebbe essere quello di proporre i libri, già dall’infanzia, come contenuti audio. Poi si potrebbe passare gradualmente dall’audio alla lettura trasmettendo l’interesse per essa senza porla come una forzatura ma come un interesse.

Questa è una strada, ma se pensiamo a tutte le potenzialità della tecnologia non sfruttate, si aprono mille scenari. Il web 2.0 offre una moltitudine di strumenti per l’educazione che vanno oltre all’audiolibro e che possono coinvolgere anche i ragazzi meno interessati alla lettura e all’informazione.

Un esempio è il “boom” di partecipazioni al sito italiano https://www.ladante.it/index.asp in cui sono pubblicati molti quiz sulla lingua italiana. Altri validi strumenti potenziabili sono i libri on-line: si possono leggere interi testi on-line oppure comprarli e scaricarli da internet a prezzi molto contenuti e con rapidità nella spedizione.

Le strade sono molte, l’importante è iniziare a seguirne una. I metodi classici non si addicono più a questo mondo; si dovrà dunque agire per sfruttare la nostra predisposizione tecnologica e far rinascere la passione per carta bianca ed inchiostro.

 

 

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